Concluso l’iter procedurale per la riscossione dei sovracanoni BIM: con la nuova normativa oltre 12 milioni per il progresso economico e sociale delle popolazioni e per la realizzazione di opere da sistemazione montana

Aprile 17, 2019

Il complesso lavoro svolto dall’Unione Comuni Garfagnana in materia di recupero dei sovracanoni BIM, in un anno di febbrile e complicato lavoro, ha permesso di mappare per la prima volta le centrali idroelettriche e le relative opere di presa finalizzato alla riscossione dei tributi dovuti dai concessionari, a vantaggio dei comuni della Valle.

Il sovracanone BIM consiste in una forma di “ristoro” economico versato dai concessionari di derivazioni idroelettriche a fronte del consistente sfruttamento delle risorse idriche montane, previsto da una legge del 1953 attraverso l’istituzione dei Bacini Imbriferi Montani – ossia aree più o meno ampie corrispondenti ad un complesso geografico unitario. In questo senso furono costituiti i Consorzi obbligatori tra i Comuni compresi in tutto o in parte in tali aree. Il sovracanone BIM, pertanto, restituisce alle comunità che si vedono sottratte risorse idriche alle loro esigenze una certa quantità di risorse da finalizzare al progresso economico e sociale delle popolazioni e alla realizzazione di opere da sistemazione montana.

In valle del Serchio, in seguito alla soppressione del Consorzio BIM – composto dai Comuni di: Camporgiano, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Gallicano, Minucciano, Molazzana, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano in Garfagnana, Sillano Giuncugnano, Vagli Sotto, Villa Collemandina, Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Capannori, Coreglia Antelminelli, Lucca, Pescaglia, Villa Basilica, Camaiore, Seravezza, Stazzema – l’Unione Comuni Garfagnana, subentrando alla Comunità Montana della Garfagnana (a sua volta succeduta al precedente Consorzio BIM del fiume Serchio), ne ha assunto le funzioni di capofila tra gli Enti destinatari dei sovracanoni idroelettrici. L’Unione ha avviato il procedimento di recupero avvalendosi anche del contributo di Federbim, l’Associazione degli Enti gestori dei sovracanoni BIM, volto a richiedere il pagamento di quanto dovuto dai concessionari dovuto per il periodo 2013 – 2017, oggetto di lunghi contenziosi a seguito dell’estensione delle aree soggette a sovracanone, aprendosi al contempo un confronto con i concessionari obbligati al pagamento di tali sovracanoni per facilitarne l’incasso e superare, ove possibile, il contenzioso giudiziario.

Si è così proceduto all’approvazione di una convenzione tra l’Unione Comuni Garfagnana, l’Unione Comuni Mediavalle del Serchio e Versilia volta a stabilire i criteri di ripartizione delle somme dovute dai concessionari di derivazione d’acqua, ricadenti nei Comuni componenti o di riferimento delle Unioni medesime, e ad approvare una transazione con Enel che ha consentito di realizzare gli introiti evitando un lungo e costoso contenzioso. Il risultato consiste nel recupero dei canoni non versati dai concessionari, a vantaggio dei comuni della Valle del Serchio per un totale di oltre 12 milioni di euro, di cui circa 8 Milioni saranno destinati alla Garfagnana.

Il Presidente dell’Unione Nicola Poli esprime massima soddisfazione per l’immane lavoro svolto dal punto di vista politico, tecnico, giuridico e amministrativo degli uffici dell’Unione Comuni Garfagnana a cui va un profondo ringraziamento congiuntamente a tutti i Sindaci dei Comuni interessati, ai Presidenti delle Unioni Comuni Media Valle del Serchio e Versilia per l’attenzione e senso di responsabilità dimostrato, che ha permesso di raggiungere in tempi ristretti questo importante risultato che consentirà ai territori una crescita sociale e in sicurezza con risvolti positivi in termini occupazionali.

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Pubblicato nella categoria News